LW+
IN-SEGNARE il paesaggio
LANDWORKS PLUS (LW+) è un progetto partecipato che mira alla valorizzazione e rivitalizzazione dell’antico complesso minerario dell’Argentiera, patrimonio Unesco, oggi abbandonato e in disuso.
LW+ nasce dalla collaborazione tra Associazione Culturale LandWorks (LW), Comune di Sassari, DADU-Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica (Uniss) e Istituto di Istruzione Superiore Devilla; ideato dal LW che da 7 anni organizza Workshop Operativi Internazionali per la realizzazione di installazioni di arte, architettura e paesaggio con l’obiettivo di valorizzare i beni paesaggistico-culturali di particolare pregio storico-ambientale in forte stato di degrado e abbandono e con caratteristiche socio economiche in sofferenza. Accogliendo docenti, professionisti e studenti provenienti da tutto il mondo, che insieme lavorano intensamente, alternando momenti di concertazioni con gli abitanti a momenti di lezioni con esperti locali, per individuare le criticità del sito e sperimentare un nuovo modo di utilizzo del territorio, si vuole offrire un nuovo impulso e slancio verso una valorizzazione permanente dei luoghi che diventano attrattori di un indotto turistico alternativo.
Il LW+ nasce dall’esigenza di radicarsi in forma stabile nel tempo e nel luogo per mettere in sinergia l’insieme delle conoscenze e competenze, offrendo formazione, studi, ricerche, tirocini, alternanza scuola-lavoro, workshop, conferenze, residenze artistiche e scientifiche, promozione turistica, festival, fiere, marketing culturale, etc.
Il LW+ , con le sue iniziative, conforma i luoghi attraverso un’azione concreta partecipata, pluridisciplinare e multiculturale che con progetti “site specific” recupera l’anima dei luoghi, facendo dell’abbandono un laboratorio teorico-pratico; ne legge le potenzialità, ne esalta la memoria cristallizzandola in opere d’arte che segnano i luoghi in un museo all’aperto, utilizzando materiali naturali e di risulta ritrovati nel sito: il paesaggio è il contenitore/contenuto che accoglie, concepito come immenso campo sperimentale operativo.
L’obiettivo è riconquistare e restituire alla comunità i luoghi, dando loro forma, stabilendo rapporti e proporzioni tra la memoria di ciò che è stato, l’abbandono, e una nuova lettura culturale-sociale-turistica-ecologica, a partire dalle nuove generazioni.
Il processo virtuoso del progetto è un prototipo esportabile, replicabile e scalabile in altre realtà, riferimento per il dibattito culturale e artistico.